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martedì 3 marzo 2015

Dario Ricci e il suo #8marzoxché

Eccoci al nostro appuntamento giornaliero con #8marzoxché. Questa volta lo abbiamo chiesto a Dario Ricci, giornalista Radio24-IlSole24Ore e autore con Daniele Nardi, di In vetta al mondo e La migliore gioventù.

L’8 marzo è la Giornata Internazionale della donna, ufficializzata dall’Onu nel 1977 come data simbolo per rendere omaggio alle lotte e ai sacrifici della donne che, dall’inizio del 1900, e ancora oggi, lottano per avere pari diritti e per opporsi strenuamente a discriminazioni e violenza. Ha ancora senso, nel 2015, festeggiare la festa della donna, oppure è un’arma a doppio taglio?

“Credo che la celebrazione sia ancora sensata, perché pur nelle sue contraddizioni impone una giornata di approfondimento e riflessione sulle tante realtà, nel mondo, in cui i diritti di genere vengono sistematicamente negati”.

Come si può evitare che le donne, soprattutto le ragazze giovani, identifichino l’8 marzo con la mimosa e non con il vero significato della festa?

“Penso che la consapevolezza del significato dell'8 marzo sia sempre più diffusa; dietro e dentro quella mimosa ci sono sofferenze, diritti, battaglie civili, e mi sembra che proprio le adolescenti ne siano tra le più consapevoli” (Dario Ricci, giornalista per Radio24-IlSole24Ore, autore con Daniele Nardi di In vetta al mondo e La migliore gioventù).