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mercoledì 23 settembre 2015

Daniele Zanon in libreria con "Nina nella Grande Guerra"

Infinito edizioni – nuovo in libreria
Nina nella Grande Guerra
(€ 14 – pag. 192)

di Daniele Zanon
prefazione di Vasco Mirandola
introduzione di Valerio Curcio
postfazione di Dario Ricci

La battaglia più conosciuta della prima guerra mondiale:
retroscena e fatti mai raccontati

Che cosa è successo esattamente a Caporetto, il 24 ottobre 1917? Quel che si dice è che l’esercito italiano, impreparato a una guerra difensiva e duramente provato dalle precedenti undici battaglie dell’Isonzo, non resse lo sfondamento austriaco. E fu la disfatta.
In realtà, alcuni giorni prima di quel fatidico disastro uno o più disertori dell’esercito austriaco fornirono i dettagli del piano d’attacco austriaco allo stato maggiore italiano. Ma quelle informazioni non furono prese in considerazione dal generale Luigi Cadorna e dagli altri ufficiali italiani. Parte di quel che accadde dalle 2,00 della notte del 24 ottobre 1917 è ancora oggi avvolto nel mistero. Lì però c’erano dei testimoni. Tra cui Nina, una ragazzina di 17 anni. Che racconta la sua versione in un libro che non è semplicemente un romanzo, ma è un pezzo fondamentale della storia d’Italia.

“Un manifesto pacifista consigliato dai dodici ai novant’anni”. (Vasco Mirandola)
“Questo libro è un thriller caleidoscopico sospeso tra storia e memoria”. (Dario Ricci)

martedì 22 settembre 2015

In libreria: "Il principe Anselmo" il nuovo libro di Palma Lavecchia

Infinito edizioni – nuovo in libreria

Di Palma Lavecchia
Introduzione di Gianpiero Borgia

Vizi e rare virtù di una cittadina dell’Italia centro-meridionale in questo nuovo lavoro dell’autrice di “Mi chiamo Beba”. La piazza, un enigmatico clochard, storie di tradimenti consumati e da consumare e di pane sfornato prima che sorga il sole danno vita a un romanzo corale che sa di mito e di vita vissuta, di mare e di perdizione. Leggere il nuovo lavoro del Capitano Palma Lavecchia è come immergersi in un racconto pirandelliano, in cui prendono vita attraverso suggestive narrazioni le storie dalle sfumature straordinariamente erotiche di un tempo passato, in cui nascevano figli degli stupri di guerra consumati dalle compagnie marocchine agli ordini degli Alleati, ma in cui la gente ancora scendeva in piazza, alla sera, con una sedia, per incontrare gli altri.

“Palma Lavecchia narra, da inguaribile romantica, le vicende di un’umanità miserabile, facendo emergere a tratti uno sguardo straordinariamente erotico. È come se ‘Umiliati e offesi’, oppure ‘Povera gente’, fossero stati scritti da Jane Austen e riadattati da D. H. Lawrence”. (Gianpiero Borgia)

venerdì 18 settembre 2015

Professionisti della truffa, i consigli degli autori di “Così banche e finanza ci rovinano la vita”

In questi giorni i giornali riportano la notizia di un promotore finanziario che ha perso al casinò circa 9 milioni di euro dei propri clienti.
Se il tema non fosse così delicato, verrebbe spontanea una battuta: “Che c’è di strano? In fondo la finanza di oggi è un enorme casinò!” Purtroppo l’episodio non è stato e non sarà l’unico. Giocati al casinò o intascati dal promotore poco cambia, sempre di truffa si tratta.

Nel libro “Così banche e finanze ci rovinano la vita” Massimo Guerrieri, Paolo Giovanardi e Antonello Cattani, (ex bancari “pentiti” ora consulenti finanziari indipendenti a Reggio Emilia) dedicano un intero capitolo al tema della truffa, partendo come sempre dalla storia. Forse non tutti sanno che uno dei primi casi risale al 1800. Un certo Gregor Mc Gregor, ex ufficiale della Royal Navy riuscì a vendere a ignari acquirenti territori di uno Stato inesistente: la Repubblica di Poyais, situata nell’America Centrale. “Altri tempi… Oggi non sarebbe possibile”, si potrebbe obiettare. La storia recente, da Bernard Madoff a Gianfranco Lande dimostra invece il contrario. Il rapporto della Guardia di Finanza del 2014 parla di truffe per oltre 400 milioni di euro ai danni dei risparmiatori. Questi ultimi, come nel caso di questi giorni, non sono solo ignare vecchiette, ma anche imprenditori, notai, commercialisti e avvocati.

L’episodio pone due riflessioni. La prima riguarda la fiducia incondizionata che spesso si nutre nei confronti delle persone alle quali si affida materialmente il denaro, fuori dai locali della banca. Le cronache di questi giorni parlano di assegni intestati a persone fisiche, rivelatisi poi dipendenti del casinò (!) o a ad acronimi riconducibili al casinò frequentato dal promotore. La seconda riflessione riguarda i guadagni promessi ai clienti. In tutti i casi di truffa questa è una costante: gli elevati guadagni prospettati trasformano gli occhi degli investitori nel simbolo del dollaro, come accade a zio Paperone, nelle storie di Topolino, e ne accecano la visuale... Diffidare sempre da chi promette facili e ingenti guadagni, soprattutto in questo periodo.


Come difendersi dalle truffe? In “Così banche e finanza ci rovinano la vita” vengono elencati diversi accorgimenti, non solo contro le truffe, ma anche contro la sottoscrizione di prodotti che spesso si rivelano vantaggiosi solo per chi li colloca. Due esempi: leggere i prospetti informativi prima di sottoscrivere qualsiasi investimento, facendosi aiutare da qualcuno esperto e non in conflitto di interessi. Per trasferire somme da una banca all’altra, è meglio evitare, in generale, di consegnare assegni al promotore, che potrebbe manometterli.  È preferibile aprire di persona un conto presso la nuova banca ed effettuare un giroconto a se stessi, dopo avere riscontrato la corretta intestazione del conto corrente.

venerdì 11 settembre 2015

Proteggere i #risparmi evitando le #bollespeculative, i consigli degli autori di “Così banche e finanza ci rovinano la vita”

In un recente sondaggio, apparso sul Sole24Ore, il 32% degli intervistati dichiara di non sapere cosa sia una “bolla speculativa”. La percentuale sale al 37% nella fascia di età compresa tra 35 e 54 anni. Nello stesso sondaggio l’82% degli intervistati definisce il proprio livello di conoscenza finanziaria tra sufficiente e scarso. In questo scenario non deve stupire il comportamento della maggioranza degli investitori nei periodi di turbolenza: è difficile difendersi da qualcosa che non si conosce.

Non è raro osservare come i risparmiatori riversino le loro risorse su strumenti rischiosi di tipo azionario al crescere dei listini, comprando così a prezzi sempre più alti, e vogliano ritirare i loro risparmi nelle fasi di calo, vendendo quando i prezzi crollano.

La “bolla speculativa” è un fenomeno che si sviluppa sui mercati in tempi rapidi, caratterizzato dalla crescita molto elevata del prezzo o del valore di alcuni beni, servizi o prodotti finanziari, e da una domanda crescente e inaspettata nel tempo, che non corrisponde a una tangibile ragione economica. 
Una connotazione tipica di questo fenomeno è che a fine ciclo solitamente interviene un forte movimento contrario di ridimensionamento del mercato, che fa tornare precipitosamente indietro le quotazioni oggetto della speculazione: questa fase è nota come scoppio della bolla speculativa. 
L’immagine è quella di un locale affollato dove scoppia un incendio e tutti vogliono uscire insieme dall’unica uscita di sicurezza. Qualcuno si salverà ma molti resteranno intrappolati e perderanno la vita, nel caso dei risparmiatori i loro soldi.

Ultimamente i mercati finanziari sono come dei locali molto affollati. Sono pieni di piccoli investitori che, nella ricerca di rendimento in un’epoca di tassi pari a zero, dimenticano il proprio profilo di rischio e si avventurano su prodotti finanziari che nell’82% dei casi dimostrano di non conoscere. Rimanendo nella metafora: è come se entrassero in un locale sconosciuto senza verificare le norme di sicurezza. Se scoppiasse un incendio come farebbero a trovare la via di uscita?

Nel libro Così banche e finanza ci rovinano la vita gli autori Massimo Guerrieri, Paolo Giovanardi e Antonello Cattani – ex bancari “pentiti” ora consulenti finanziari indipendenti – aiutano il risparmiatore a conoscere i pericoli dei mercati finanziari. Forniscono, in maniera chiara, le “istruzioni di sicurezza e le vie di fuga” del locale sconosciuto.


Le regole da seguire sono semplici, quella fondamentale è che quando si affronta un investimento non bisogna partire dal rendimento, ma dal rischio, dalla perdita potenziale che esso può procurare. Spesso la trattativa per investire i risparmi di una vita si riduce alla frase “Quanto si prende?”. È su questo che fanno leva banche e intermediari finanziari, talvolta basandosi su rendimenti passati difficilmente replicabili. Partire da quanto si è disposti a perdere, quantificando esattamente la cifra, è la prima regola per evitare sorprese e raggiungere la serenità finanziaria. Non è un processo facile – chi colloca prodotti non sempre si cura di avvisare il risparmiatore – e necessita, almeno inizialmente, dell’aiuto di un esperto non in conflitto di interessi. 

mercoledì 9 settembre 2015

#Nutrire meglio noi stessi e il #pianeta: “Vegan liberi tutti” – VeganFest, Bologna 13 settembre

Soddisfare la fame è uno dei bisogni primari dell’uomo e scegliere di mangiare in maniera consapevole e non dannosa per gli animali o l’ambiente è un passo successivo che richiede maturazione e consapevolezza. Da qui la scelta di un’alimentazione rispettosa verso gli animali e le risorse della Terra. Non deve essere solo una moda: sposare lo stile vegan rappresenta una scelta etica ed evolutiva oltre che l’unica opzione per far sopravvivere il pianeta, ridurre la disparità sociale ed evitare lo sfruttamento e la morte di esseri senzienti quali sono gli animali.
Giuseppe Coco, fisioterapista esperto di alimentazione naturale, in Vegan liberi tutti ci spiega le ragioni della scelta vegan e, allo stesso tempo, ci fornisce una raccolta di consigli alimentari che fanno venire l’acquolina in bocca.
L’occasione per sperimentare dal vivo queste ricette buone e giuste sarà domenica 13 settembre al VeganFest, che si tiene a Bologna nell’area BolognaFiere, dalle 13,45.

“Il veganismo non è una dieta. Non è un regime alimentare restrittivo. È una visione diversa della vita, a tutto tondo”. (Stefano Momentè)

martedì 8 settembre 2015

Un altro 11 settembre: “Nola, cronaca dall’eccidio”

Nola, 11 settembre 1943. Pochi giorni dopo l’armistizio i ruoli si capovolgono e gli alleati diventano nemici. Incomprensioni, insurrezioni popolari. Tra i tedeschi perde la vita un ufficiale, tra gli italiani un tenente interprete e un civile, ma non basta. L’esercito del Führer, in una babele di urla e parole, inganna una guarnigione italiana: dieci ufficiali sono contro il muro, in Piazza d’Armi, in attesa di “quanto strettamente e scientificamente necessario per trasformare la vita in morte e, ai sopravvissuti, cambiare per sempre l’esistenza”. Quei drammatici giorni sono raccontati in Nola, cronaca dall’eccidio, di Alberto Liguoro.
L’autore è uno dei sopravvissuti, anche se non fisicamente presente: un figlio che non conoscerà mai il padre, Alberto Pesce, Eroe della Patria, caduto nell’eccidio di Nola.
Attraverso la narrazione, che è veleno e medicina allo stesso tempo, l’autore colma le lacune della sua esistenza e della nostra, perché non sia dimenticata una pagina della Grande Storia.

I pensieri e le parole, i sorrisi e le paure, le passioni e le amarezze, le speranze e le illusioni: le storie dei primi undici soldati italiani vittime non della guerra ma dell’armistizio per aver difeso la propria dignità e, insieme, quella di un’Italia che forse non lo meritava davvero, ci conducono per mano in questo libro di Alberto Liguoro” (Roberto Ormanni)

lunedì 7 settembre 2015

Incontro con Alberto Bertoli e Gabriele Maestri

Non perdete l'incontro, questa sera, con Alberto Bertoli, che si è raccontato a Gabriele Maestri nel libro dal titolo COME UN UOMO. Il percorso umano e professionale di un figlio d'arte con una forte identità, che mira a vivere Come un uomo. Vi aspettiamo a FIORANO MODENESE (MO), presso il Caffè del Teatro, piazza Ciro Menotti, alle 21,15. Dialoga con gli autori Simone Ghiaroni.

giovedì 3 settembre 2015

Un’insegnante speciale racconta i suoi “Ragazzi con la bandana”

Una #classe senza banchi, una #professoressa senza registro: non è la #scuola della riforma Renzi che inizierà a muovere i primi passi tra pochi giorni, ma la scuola unica e speciale della professoressa Daniela, che ha come allievi le ragazze e i ragazzi del reparto di Oncologia del Policlinico Gemelli di Roma, i Ragazzi con la bandana. Sono ragazzi speciali, con una grinta e una determinazione d’acciaio, che non smettono mai di sorridere e considerano lo studio e i compiti come un momento speciale nelle lunghe giornate in ospedale. E la forza di queste ragazze e ragazzi si trasmette a Daniela, che resiste, e anno dopo anno rimane vicino a loro, per lottare, giorno per giorno.
Ragazzi con la bandana è il diario di un’insegnante speciale ed è un libro legato a “La Casa a Colori”, un importante progetto di solidarietà di A.G.O.P. onlus, l’Associazione dei Genitori di Oncologia Pediatrica, che vuole costruire un luogo per accogliere e prendersi cura dei ragazzi e delle loro famiglie, molte volte lontani da casa.

Gli autori
Daniela Di Fiore, giornalista pubblicista, per dieci anni ha lavorato prima in alcuni quotidiani (Roma, Giornale di Napoli) e poi come addetto stampa di un senatore della Repubblica. Dal Duemila è insegnante di lettere per le scuole superiori e dal 2010 è una delle insegnanti della sezione ospedaliera del Policlinico Gemelli, dell’Itc Piero Calamandrei di Roma.

Roberto Ormanni, giornalista, direttore del settimanale Il Parlamentare.it e di Golem informazione, dal 1986 a oggi ha lavorato per diverse testate, è stato direttore del settimanale giuridico Diritto e Giustizia, è autore di un musical teatrale (Due Carissimi Nemici), ha collaborato alle trasmissioni Quelli della Notte e Indietro Tutta di Renzo Arbore, alle sceneggiature della serie a cartoni animati Ulisse – Il mio nome è Nessuno, prodotta da RaiDue. Ha pubblicato il saggio Napoli nel cinema (Newton Compton) e il saggio Cartoon non vuol dire cartone (Tempolungo).