Venticinque anni fa si svolgeva in Slovenia la prima guerra di
indipendenza che avrebbe portato in breve alla dissoluzione della Jugoslavia.
Abbiamo deciso di ripercorrere quei giorni insieme a Bruno Maran e al suo ottimo
libro dal titolo Dalla Jugoslavia alle Repubbliche indipendenti.
30
giugno 1991 –
In tv riaffiorano gli schemi della seconda guerra mondiale: i serbi accusano
gli sloveni di fascismo, gli sloveni replicano, accusando la Jna d’essere un
occupante come lo erano i nazisti. Le forze slovene occupano il tunnel
strategico di Karawanken, al confine con l’Austria. L’intera guarnigione della
Jna di stanza a Dravograd, nella Slovenia settentrionale, 16 ufficiali e 400
uomini, si arrende, come le guarnigioni di Tolmino e Plezzo. Le armi catturate
sono subito redistribuite alle forze slovene. Il ministro della Difesa
federale, generale Kadijević, mette il vertice della Narodna armija davanti al bivio: o ritiro dalla
Slovenia oppure occupazione dura. Allarme aereo a Lubiana, i MiG sorvolano
tutta la Croazia e la Slovenia, ma non accade nulla di
rilevante. Il premier Marković va a Lubiana, forse si apre uno spiraglio
di pace.