Il tema dei migranti è da tempo al centro del dibattito
internazionale, condizionando l’opinione pubblica in direzione fortemente
xenofoba. All’interno della vasta categoria dei migranti si trovano i rifugiati
ambientali, coloro che non possono più garantirsi mezzi di sostentamento sicuro
nelle terre d’origine a causa di siccità, erosione del suolo, desertificazione
o altri problemi climatici, e sono quindi obbligati a spostarsi in un altro
Paese. “La situazione non viene affrontata, se ne parla pochissimo – denuncia
Stephane Jacquemet, Responsabile Unhcr dell’Europa Meridionale – basti pensare
che un qualsiasi evento che non causi almeno tre milioni di sfollati non viene
considerato ‛grave´ dalle Nazioni Unite”. A non facilitare le cose si aggiunge
il diritto internazionale secondo cui, nella Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati del 1951, non è considerato
rifugiato chi fugga dal proprio Paese per cause legate al degrado ambientale.
Per riflettere su questo tema segnaliamo la lettura del
libro di Andrea Merusi dal titolo “La sfida di oggi. Il
cambiamento climatico e il rapporto tra uomo e natura”