Višegrad è una cittadina della Bosnia orientale che ha vissuto, a partire dalla primavera
del 1992, sotto un regime del terrore e dell’orrore comandato da un gruppo di
paramilitari guidato dai cugini Milan e Sredoje Lukić. I due cugini si rendono protagonisti, nel corso di
quella terribile estate del 1992, di una serie di episodi orrendi e tremendi,
tra cui ricordiamo dapprima l’uccisione a sangue freddo di sette musulmani-bosniaci
i cui cadaveri sono stati gettati nella Drina, poi di aver costretto circa
settanta persone – tra cui una neonata di 48 ore di vita – a entrare in
un'abitazione di Pionirska ulica nella quale i Lukić lanciano ordigni incendiari uccidendo
barbaramente tutti quanti. L’orrore continua con toni di questo genere per
tutta l’estate, finché la pulizia etnica ai danni dei musulmani-bosniaci –
che costituivano il 63 per cento della popolazione locale – viene portata a
termine con operazioni di rastrellamento, deportazioni e omicidi di massa di
decine di civili all’interno di case private. Circa tremila persone vengono uccise e
fatte scomparire. Il 21 febbraio 2006
Milan Lukić viene arrestato, su
mandato del Tpi, in Argentina; viene condannato in via definitiva all’ergastolo
solo nel dicembre del 2012.
Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio reportage scritto
sul campo dal giornalista Luca Leone racconta le vicende, raccoglie
le testimonianze di tutte le parti e fa il punto sull’episodio
che ha rappresentato la prova generale di ciò che sarebbe accaduto
tra il 1992 e il 1995 a Srebrenica, Prijedor, Foča e in altri
luoghi passati alla storia per la crudeltà degli eventi verificatisi.
L’autore
presente il libro in due incontri fissati per venerdì 9 febbraio: il primo alle
18,30 a TREVISO, presso la Libreria Lovat; partecipa Riccardo Noury,
portavoce di Amnesty International Italia; organizza il Gruppo Amnesty di
Treviso. Il secondo incontro si tiene a MESTRE, presso la Libreria Mondadori, ore 20,30; partecipa Riccardo
Noury, portavoce di Amnesty International Italia, organizza il Gruppo
Amnesty.